A Este nel 1626 un certo Giovanni Antonio Capovino decise di dipingere su un pilastro di sua proprietà l'immagine della Vergine: non poteva immaginare che poi quell'effige potesse mettersi a fare miracoli. Prima ancora che le autorità religiose avessero il tempo di verificare l'autenticità dei fatti avvenuti, i proprietari ricevettero una cospicua somma di offerte donate per la costruzione di una chiesa. Così si decise di assecondare la volontà dei fedeli. Purtroppo però il cantiere non fu molto fortunato. Nel 1639, durante i lavori di costruzione, un crollo causò sei vittime tra gli operai. Ma si sa che le sfortune non vengono mai da sole e infatti, nel 1640, mentre i lavori erano ancora in corso, l'autorità religiosa sentenziò che i fatti accaduti non avevano i requisiti per essere considerati miracolosi. Venivano meno quindi i motivi per la costruzione del santuario, ma si decise di portare comunque a termine i lavori, che si trovavano ormai in stadio avanzato. La chiesa venne quindi terminata e, a dispetto della versione ufficiale dei fatti, gli estensi decisero di chiamarla la Madonna dei Miracoli. Tiè!
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tratto da "Misteri e storie insolite di Padova" -Newton Comption editori |